Ci piace supportare le community che oltre a fare le cose per bene, vogliono farlo eticamente. Tenendo un occhio all’ambiente ed uno al portafoglio senza trascurare la tecnologia ma anzi portandola al centro purchè sia sostenibile. Ci piacerebbe che ci fosse uno di noi per ogni realtà aggregativa in modo da aiutarne la crescita nella direzione giusta, come ad esempio avviene negli Artigian(ell)i Digitali o nei Restarters Torino e siamo sempre alla ricerca di partner che rispettino l’ennecalogo, siano essi aziende od altre associazioni.
Antonio Alessio Di Pinto
Principio ispiratore dell’Associazione è la condivisione delle risorse e delle competenze. Ogni socio s’impegna a dedicare un minimo di ore annuali a beneficio dell’associazione, contribuendo a creare una banca del tempo con il preciso scopo di sviluppare progetti di comune e sociale interesse.
L’Associazione si propone, innanzitutto, di far conoscere e di divulgare il concetto di “Informetica”, cioè l’uso etico delle tecnologie e dei mezzi informatici, e quindi di promuovere il comportamento che esso ispira. Le basi di questo principio risiedono nell’uso di programmi open source, nel risparmio delle risorse tramite riciclaggio o corretto smaltimento degli strumenti considerati obsoleti, nella diffusione della tecnologia presso la popolazione, con un particolare riguardo per le fasce più disagiate. I soci attivi prendono il nome di “InformEtici”.
In particolare, l’Associazione si prefigge di:
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Contrastare il digital divide, riducendo gli ostacoli all’accesso alle conoscenze. Promuovere quindi l’uso della rete Internet quale mezzo di diffusione, di condivisione e di ottimizzazione delle risorse. In questo senso l’Associazione s’impegna localmente a divulgare l’uso e l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie presso le fasce di popolazione più svantaggiate o lontane dal mondo dell’informatica;
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Cooperare con associazioni no profit operanti nell’ambito del settore socio-sanitario al fine di diffondere l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche in ambito medico e di assistenza alle persone;
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Riciclare, al suo interno, i personal computer considerati obsoleti (che le vengono donati o che vengono recuperati dall’Associazione stessa). A essi verrà data nuova vita attraverso l’installazione del software libero più adatto allo scopo o con licenze windows refurbished e successivamente dati in uso gratuito o in dono ad associazioni, enti meritevoli o studenti in difficoltà economiche; Ci riserviamo di effettuare scelte prettamente meritocratiche.
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Opporsi all’obsolescenza programmata, diventando un punto di restart locale. L’Associazione s’impegna ad insegnare la logica del riciclo: riparare uno strumento non più funzionante o smaltirlo nel modo corretto (recupero dei componenti, dei materiali o diversificazione nello smaltimento). Promuovendo al contempo comportamenti sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale (vedi energie rinnovabili, produzioni non inquinanti);
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Educare e istruire all’uso consapevole della tecnologia in primis gli associati, tramite corsi che possano fornir loro gli strumenti per una libera scelta compresi hardware e software;
Qui una piccola presentazione + la spiegazione di cos’è un restart party
Scarica lo statuto qui (2023)
Qui trovi invece il primo (2017 per riferimento)