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Come la narrazione sensazionalistica uccide una notizia vera

Le Fake News hanno quasi sempre la caratteristica di distrarre dalla tematica principale e portare a un’idea tramite le emozioni (https://short.staipa.it/avp0h), o fornendo i dati in maniera artefatta (https://short.staipa.it/p51n9). Si tratta di uno dei modi più affidabili per riconoscere se una notizia abbia o meno probabilità di essere affidabile. Il problema è che non tutti quelli che forniscono informazioni vere lavorano in maniera altrettanto deontologicamente corretta. O meglio, capita spesso che anche nel fornire informazioni valide e a fin di bene, vengano utilizzate argomentazioni tipiche delle fake news con il grave rischio di invalidare tutto l’impianto dell’informazione, e questo fenomeno sta accadendo sempre più spesso.

Facendo un esempio astratto: siamo in un remoto passato nel quale i tubi dell’acqua di case e acquedotti vengono realizzati in piombo perché è un materiale semplice da lavorare e non ci sono tecnologie migliori (era davvero così ai tempi degli antichi romani). La popolazione non ne è ancora al corrente ma il piombo potrebbe rilasciare particelle che ingerite e accumulate possono causare il saturnismo che causa disfunzioni al cervello portando potenzialmente a comportamenti anomali e schizofrenici. Nella stessa epoca, va tenuto in considerazione, vengono utilizzati ossidi di piombo per addolcire il vino, inoltre il vino stesso viene conservato i botti di piombo (anche questo era così ai tempi degli antichi romani).
La nostra azienda è etica, sostenibile, paga le tasse regolarmente all’imperatore, paga bene i propri dipendenti, non fa uso di schiavi, tiene alla salute dei propri clienti, e anche di tutta la popolazione. Ovviamente però per mantenere questo alto livello è necessario anche guadagnare sesterzi, altrimenti l’azienda finirà per fallire. Di recente, grazie a un incredibile salto tecnologico ci siamo messi nel mercato delle tubature producendo delle nuovissime tubature in PVC. Le tubature in PVC sono assolutamente prive di piombo, e sicure da ogni punto di vista.
A questo punto proviamo a convincere la popolazione a sostituire tutti i tubi di piombo con il PVC facendo notare che il piombo è deleterio per la loro salute e che il saturnismo sta facendo collassare la loro civiltà rendendo le persone, in particolare i patrizi e gli imperatori poco razionali. Come esempio portiamo il fatto che chi beve regolarmente vino, che è appunto contenuto in botti di piombo, ha un ulteriore aumento di instabilità psicologica e tendenza alla schizofrenia. La nostra campagna di marketing però non ha effetto: l’opinione pubblica ritiene che la follia sia causata dall’alcool presente nel vino e non dal piombo stesso. Noi siamo in grado di fornire delle statistiche chiare ma su popolazioni diverse da quella romana, nel caso dei romani le statistiche risultano includenti in quanto tutta la popolazione utilizza acqua da tubi di piombo e tutti i patrizi bevono vino, che invariabilmente arriva da botti di piombo. Le uniche ricerche scientifiche affidabili e con risultati chiari arrivano nella provincia araba (all’epoca i romani hanno grandi architetti, ma i migliori scienziati vengono dall’oriente dove per altro per motivi religiosi poche persone bevono vino e quindi è possibile fare test a doppio cieco https://it.wikipedia.org/wiki/Doppio_cieco). La grande massa della popolazione, tuttavia, non ha voglia di leggere noiose ricerche e sospetta che i saraceni possano complottare nel tentativo di avvelenare la popolazione romana.
Fortunatamente grazie a qualche leader, o forse venditore, particolarmente bravo una certa minoranza viene sensibilizzata sul tema dei rischi dovuti al piombo, non c’è altro da fare che approfittare di questa parte della popolazione e rendere più aggressivo il nostro marketing, ecco gli slogan: “se userete tubi in PVC saprete da dove arriva l’acqua che berrete”, “niente piombo in quello che bevete!”
Finalmente il mercato parte, e i primi ordini iniziano ad arrivare, prima in numero molto limitato, poi finalmente via via gli affari si fanno più grandi.

Eppure, nonostante l’essere un’azienda etica e il non stare facendo nulla di male stiamo mentendo. Non è affatto vero che basti avere i tubi di PVC in casa per non avere il piombo che proviene dall’acquedotto. Lo sappiamo bene che l’acquedotto utilizza ancora le vecchie tubature in piombo. Anche se da un lato stiamo incrementando la diffusione di un prodotto che migliora la situazione, e questo è sempre positivo, il fine non giustifica i mezzi. Il primo motivo è già il fatto che stiamo mentendo, in secondo é che stiamo convincendo a venire da noi persone che non hanno davvero la capacità di comprendere quello che sta accadendo e stiamo creando in loro aspettative non completamente reali. Ma il motivo più importante, quello che dovrebbe spingerci a desistere dall’andare in questa direzione è che a un concorrente basterà pochissimo per sbugiardarci mostrando che anche nelle case di chi ha i tubi in PVC arriverà il piombo. Si tratta formalmente di una sbugiardata parziale, ma una volta sbugiardati finiremo per non essere più credibili su tutta la linea. Noi e assieme a noi tutti quelli che magari stano lottando per la stessa causa -la diminuzione del piombo nelle acque- per altre strade e non utilizzando i nostri mezzi scorretti.

Sembra un esempio stupido, quasi un esempio che non sta in piedi ma di recente sono stato ad una conferenza sulle Comunità Energetiche Rinnovabili e tra numerosi concetti validi e condivisibili mi è stato detto che “così so da dove arriva la corrente che uso”, come se ci fosse un rubinetto che porta a me solo gli elettroni “prodotti” dai pannelli, 24 ore al giorno, anche quando i pannelli non producono. Ci tengo a specificare che si tratta di una tematica che appoggio a pieno come appoggio l’importanza fondamentale dell’energia nucleare per coprire il carico di base che le rinnovabili aleatorie non possono coprire a causa del fatto che non c’è sole, o vento 24 ore al giorno. Quello che non apprezzo è come per convincere le persone a entrare in questi meccanismi si faccia uso delle stesse narrazioni di chi invece propugna Fake News. Si fa qualcosa di positivo come spingere verso l’uso di energie pulite, ma lo si fa raccontando delle favole che non fanno bene a nessuno, soprattutto se nello specifico a raccontarlo è qualcuno di una azienda che guadagnerà direttamente o indirettamente dalla vendita dei pannelli o dal servizio di calcolo dei bilanciamenti.

Sono molti gli esempi che si possono fare, uno rimanendo in tema è l’idea che consumare una certa quantità di KW di energia pulita sia equivalente a piantare un certo numero di alberi. Non solo un albero assorbe CO2 togliendola dall’aria che è ben diverso da non produrre CO2 lasciando nell’aria quella che c’è, ma se quella energia non la consumiamo noi la consuma comunque qualcun’altro. Chi l’ha “piantato” l’albero? Gli elettroni che arrivano alla nostra casa sono un mix indistinguibile di elettroni “prodotti” da fonti assortite. Forse avrebbe un minimo di senso, ma sempre improprio, considerare la CO2 risparmiata producendo corrente con i pannelli, nel senso che teoricamente la nostra produzione potrebbe permettere di usare infinitesimamente meno una centrale a gas o a carbone, ma da qui a quantificare davvero quanta CO2 sto facendo risparmiare passa un mondo. Anche perché rispetto a quale fonte stiamo facendo il confronto? Tra la produzione di CO2 di una centrale idroelettrica o nucleare e una a gas o peggio a carbone la differenza è abissale.
Eppure, spesso viene raccontata così, ci sono perfino APP che ti mostrano quanti alberi hai virtualmente piantato. Nella realtà per quanto producendo energia con pannelli solari stia facendo “del bene”, non c’è nessun modo per paragonare questo “bene” a quello fatto piantando alberi. Non è né meglio né peggio, sono cose completamente diverse e l’uno non esime l’altro.

Questa narrativa è negativa perché una volta smontata, per altro con ragionamenti piuttosto semplici, rischia di far cadere la credibilità di tutto il resto dell’impianto, e non solo: rischia di far perdere credibilità a tutti quelli che pur lavorando allo stesso fine non usano questa tipo di narrazione, o a sminuirli.

Ci tengo a precisare che l’esempio che ho fornito è solo uno dei tanti che si possono trovare:

  • rinforzare le battaglie degli agricoltori dicendo che saremo costretti a mangiare grano estero e quindi pieno di veleni, quando invece esistono i ferrei controlli nell’import europei e nazionali che lo impediscono danneggia l’intera battaglia rendendola a tratti ridicola
  • definire cancerogeno un cibo perché contiene sostanze potenzialmente cancerogene quando in realtà aumenta il rischio di una specifica (e spesso minuscola) percentuale, rischia di danneggiare battaglie verso altre sostanze che magari sono maggiormente pericolose
  • descrivere certi integratori alimentari che possono essere di supporto in determinate situazioni come panacea di tutti i mali diminuisce la credibilità dei pochi integratori davvero utili e di alcune medicine che possono superficialmente somigliarvi
  • affermare che “abbassare le tasse aumenta la spesa e quindi la crescita” senza considerare fattori decisamente più complessi fa sembrare stupida qualunque azione politica che non includa l’abbassamento delle tasse, ma le cose sono ben più complicate di così
  • affermare che l’uso di una VPN protegge completamente la tua privacy online senza considerare altri tipi di minacce alla privacy come il phisihg, l’uso smodato dei cookies, e le informazioni raccolte dai social network rischia di far sentire eccessivamente sicuri e di far perdere credibilità a tutte le altre VPN nel momento in cui ci sia accorga che le cose non stanno davvero così
  • affermare qualcosa come “i computer Apple o Linux non possono essere infettati da virus” senza considerare che tutti i sistemi informatici sono vulnerabili a qualche tipo di minaccia e che la sicurezza dipende anche dalle pratiche dell’utente rischia di mettere in maggior pericolo gli utenti invece di aiutarli a difendersi meglio

Sono solo esempi tra i tanti che si possono fare di un meccanismo che sta venendo usato fin troppo spesso da fin troppe fonti. Per contrapporsi ai titoli altisonanti delle bugie ci si sta attrezzando per fornire informazioni altrettanto altisonanti, ma se queste informazioni non sono anche rigorosamente corrette si sta mettendo in giro bugie, al pari di chi le usa per fini spregevoli. Non è con una narrazione semplificata e scorretta che si può fare corretta informazione. Si raggiungerà forse lo scopo di qualche utente in più, ma come quell’utente è stato mal informato da noi, qualcuno più bravo di noi potrà di nuovo male informarlo in una direzione opposta e non avemo ottenuto un miglioramento di nulla. Solo un ulteriore peggioramento della società, della credibilità della scienza e dell’affidabilità dell’informazione.

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